Demani Forestali Regionali

Principi

Una Carta di princìpi per guidare la gestione sostenibile dei Demani Forestali Regionali

I Demani Forestali Regionali (DFR) sono le proprietà forestali delle Regioni e delle Province Autonome, e costituiscono un patrimonio pubblico di valore inestimabile, che attraversa l’intero Paese, dall’area alpina a quella mediterranea. Oltre a custodire una straordinaria biodiversità e paesaggi di pregio, i DFR offrono molteplici benefici alle comunità circostanti: ne sono esempi i numerosi servizi ecosistemici che se ne possono ritrarre, tra cui approvvigionamento di legno e prodotti non legnosi, regimazione delle acque, fruizione turistica.

Radicati in secoli di storia gestionale prestigiosa e di antiche tradizioni, i DFR sono oggi chiamati a svolgere un ruolo esemplare nella transizione ecologica, contribuendo a soddisfare i tre pilastri alla base della sostenibilità (ambiente, economia e società) migliorando, a cascata, sviluppo locale e resilienza dei territori. Per valorizzare questa ricchezza, le Regioni e le Province Autonome aderenti alla visione di ANARF hanno condiviso una prospettiva comune attraverso la “Carta dei princìpi per i Demani Forestali Regionali”, approvata il 12 aprile 2024 a Roma.

Tale documento si fonda su riferimenti autorevoli a livello europeo e nazionale: la Strategia Forestale Europea 2030 e la Strategia Forestale Nazionale del 2022, il documento EustaforManaging Forests Responsibly for the People and the Planet”, le dichiarazioni delle Conferenze Ministeriali Forest Europe, il Testo Unico Forestale (D.lgs. 34/2018).

 

Quali sono i principi della Carta?

La Carta propone un modello di gestione sostenibile e multifunzionale, fondato su dieci princìpi fondamentali:

  1. Gestione forestale sostenibile: applicare una gestione forestale sostenibile che integri tradizione, ricerca e innovazione, anche grazie a buone pratiche europee e mondiali.
  2. Partecipazione: coinvolgere attivamente tutti i portatori d’interesse nel definire le priorità gestionali.
  3. Pianificazione: adottare strumenti condivisi e partecipati come PFIT e Piani di Gestione per ogni complesso forestale.
  4. Innovazione: promuovere sperimentazione e aggiornamento continuo nella conoscenza delle dinamiche naturali e della multifunzionalità.
  5. Formazione: sviluppare una cultura forestale diffusa rivolta a tecnici, operatori, studenti e cittadini.
  6. Tutela ambientale: salvaguardare biodiversità e resilienza, contrastando gli effetti della crisi climatica.
  7. Servizi ecosistemici: produrre in modo sostenibile beni e servizi, favorendo il tessuto socioeconomico locale.
  8. Collaborazione: costruire sinergie tra enti gestori e con altri attori pubblici e privati, anche per accedere a risorse nazionali ed europee.
  9. Monitoraggio: condividere risultati e conoscenze per rafforzare consapevolezza e trasparenza.
  10. Comunicazione: valorizzare il ruolo dei DFR nella cultura, nel paesaggio e nel benessere delle comunità.