Anniversario 100 anni CREA

Mercoledì 28 Settembre il CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ha compiuto i suoi 100 anni di vita!

Il Crea è da sempre un punto di riferimento per le foreste italiane e per la ricerca chiamata a tutelarle. Una storia all’insegna dell’eccellenza nella sperimentazione su un settore, che rappresenta un patrimonio del Paese, fonte di innumerevoli prodotti naturali primo tra tutti il legno, volano di sviluppo socioeconomico, in particolare delle aree interne e montane. Oggi l’impegno del CREA Foreste e Legno si focalizza sul contributo che i boschi possono dare alle grandi sfide del nostro tempo: dal rischio idrogeologico alla lotta ai cambiamenti climatici, dalla salvaguardia della biodiversità e del paesaggio fino alla depurazione delle acque e dell’aria.

 

«Il Centro Foreste e Legno rappresenta l’eredità diretta della Regia Stazione Sperimentale di Selvicoltura, fondata dal Maestro dei ricercatori forestali italiani, il Prof. Aldo Pavari. In questi 100 anni si è assistito ad una profonda trasformazione del settore primario, ma i boschi hanno continuato a rappresentare un insostituibile patrimonio, la più grande infrastruttura verde del Paese, estesa su oltre il 37% del territorio nazionale.”  Così Carlo Gaudio, Presidente del CREA, in apertura dell’anniversario della nascita del centro di Ricerca CREA Foreste e Legno (CREA FL), punto di riferimento da 100 anni, per la ricerca selvicoltura, che si è celebrato il 30 settembre, con un evento dedicato, presso la sede del Centro.

Un po’di storia

Nel 1869 è stato inaugurato a Vallombrosa il primo Istituto Forestale in Italia con direttore Adolfo de Berenger. Nel 1922 viene istituita a Firenze la Stazione Sperimentale per la Selvicoltura e, nel 1924, il grande Aldo Pavari ne diventa il direttore. Successivamente, nel 1968 questa fu trasformata in Istituto Sperimentale per la Selvicoltura, con sede ad Arezzo e altre sedi periferiche a Firenze, Rende (CS) e San Pietro Avellana (IS). Nel 2004, come tutti gli istituti sperimentali del Ministero dell’Agricoltura e Foreste, entra nel CRA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura) come Centro di Ricerca per la Selvicoltura. Dal 2017, infine, diventa il Centro di ricerca Foreste e Legno del CREA (CREA Foreste e Legno), assommando oltre all’ ex Istituto Sperimentale per la Selvicoltura, anche l’ex Istituto di sperimentazione per la pioppicoltura e l’ex Istituto Sperimentale per l’assestamento forestale e l’alpicoltura.

I principali risultati

Il Centro si occupa principalmente di gestione sostenibile delle foreste e di arboricoltura da legno, in particolare sviluppando metodi, tecniche e strumenti orientati alla conservazione e gestione della biodiversità forestale, al miglioramento genetico degli alberi forestali, al monitoraggio e alla pianificazione forestale, alla pioppicoltura, alla selvicoltura, alla valorizzazione delle produzioni legnose e non legnose dei boschi e delle piantagioni da legno. Ed è riconosciuto, inoltre come Centro nazionale per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale.

 

«Gestire le foreste per aumentarne resistenza, adattabilità e resilienza ai cambiamenti globali rappresenta una sfida unica in ambito forestale, che come Centro di ricerca vogliamo cogliere in pienezza – afferma il Direttore del CREA Foreste e Legno Piermaria Corona –  Siamo impegnati a livello internazionale nel miglioramento genetico del pioppo, con nuovi cloni a maggior sostenibilità ambientale, mentre nel nostro Paese stiamo collaborando allo sviluppo del nuovo Inventario Forestale Nazionale, strumento fondamentale per la definizione di qualsiasi politica in tal senso. Non ultimo, considerato il rinnovato interesse politico e sociale per gli interventi di imboschimento e rimboschimento, siamo molto attivi nella sperimentazione e nel trasferimento tecnologico della vivaistica di specie arboree autoctone di interesse forestale».