Copa e Cogeca lieti del voto degli eurodeputati sulla lotta contro il cambiamento climatico e il rispetto degli impegni presi nell’ambito dell’accordo di Parigi che fornisce agli Stati membri flessibilità nel modo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra nei settori che non partecipano allo scambio (non-ETS)

Il Copa e la Cogeca hanno accolto oggi con soddisfazione il voto degli eurodeputati sulla lotta contro il cambiamento climatico e il rispetto degli impegni presi nell’ambito dell’accordo di Parigi indicando che fornisce agli Stati membri flessibilità nel modo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra nei settori che non partecipano allo scambio (non-ETS).

In un intervento a Bruxelles dopo il voto, Liisa Pietola, Presidente del gruppo di lavoro “Ambiente” del Copa-Cogeca, ha dichiarato: “Siamo lieti del voto della commissione per l’agricoltura del Parlamento europeo poiché si tratta di un passo verso una lotta più realistica contro il cambiamento climatico. L’accordo globale sul clima di Parigi indica chiaramente che l’agricoltura deve adattarsi in maniera equilibrata, senza mettere a repentaglio la produzione alimentare. Ciò va rispettato. È per questo che accogliamo con favore il voto degli eurodeputati che fornisce la flessibilità necessaria e aumenta i crediti per il settore dell’uso del suolo, dei cambiamenti di uso del suolo e della silvicoltura (LULUCF) a 425 milioni di tonnellate, condizione minima se vogliamo veramente incentivare la sostituzione dei materiali fossili e dell’energia fossile”.

Ha poi aggiunto: “L’agricoltura e la silvicoltura fanno parte della soluzione nella lotta contro il cambiamento climatico. Le nostre foreste stanno crescendo e dobbiamo gestirle per mantenerle in buona salute e anche questo è stato riconosciuto oggi dagli eurodeputati. Gli agricoltori e le loro cooperative hanno già ridotto le loro emissioni del 24% dal 1990 e lavorano con processi naturali che non possono essere totalmente né controllati né sostituiti. Ecco perché è positivo il fatto che siano state concordate le condizioni sulla flessibilità tra il sistema per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra (ETS) e il regolamento sulla condivisione degli sforzi (ESR) e perché è importante continuare a promuovere una produzione efficiente in termini climatici anche tramite l’aumento dei crediti ETS a 200 milioni di tonnellate. Va sottolineato che la flessibilità è cruciale per l’efficienza dal punto di vista dei costi e necessaria affinché i settori che utilizzano il suolo possano svolgere il loro ruolo multifunzionale.  Il voto espresso oggi potrà ispirare il prossimo voto della commissione per l’ambiente del Parlamento europeo e il dibattito in seno al Consiglio europeo ed auspichiamo la presa in considerazione dell’opinione della commissione per l’agricoltura. Tutti concordano sul fatto che il risultato finale di questo regolamento sulla condivisione degli sforzi (ESR) deve sostenere allo stesso modo la sostenibilità economica, ambientale e sociale”.